da "Cassa Rurale di Ledro"
Ex Cassa Rurale di Bezzecca
Il primo statuto della Cassa Rurale riportava quanto segue: "è costituita coll'atto presente a tempo indeterminato una società - Consorzio Registrato a garanzia illimitata - colla denominazione: Cassa Rurale Cattolica di Prestito e Risparmio - Consorzio Economico Registrato a garanzia in Enguiso. La Società ha lo scopo di migliorare le condizioni economiche e per questo mezzo le condizioni religioso-morali dei propri soci". La data di costituzione risulta essere il 26 febbraio 1903; la registrazione presso il tribunale di Rovereto porta la data del 20 marzo 1903. La prima direzione risultava formata dai seguenti membri: Rev. don Emanule Marini - presidente, don Luigi Omezzoli - vicepresidente, Coali Virgilio, Zoina Píetro - consigliere, Segalla Isidoro - consigliere, Brigà Giuseppe – consigliere. Al momento della fondazione i soci aderenti erano 43. La gestione dei primi mesi venne affidata allo stesso Presidente don Marini, fino alla convocazione della prima Assemblea Generale dei Soci, che si tenne nel 1904 ed elesse a Presidente il Sig. Brigà Giuseppe. Sempre dal 1904 la gestione contabile venne assolta dal consigliere Silvestri Angelo. La prima sede della Cassa Rurale era situata presso l'abitazione del Presidente, Signor Brigà Giuseppe. Fino all'anno 1913, cioè alla vigilia della prima guerra mondiale, l'attività della Cassa non presenta dati di rilevante importanza se non un lento ma positivo sviluppo, considerata la situazione economica del tempo. La guerra provocò l'interruzione dell'attività della Cassa. Risulta infatti dalla pubblicazione del 50° quanto segue: "Il conflitto mondiale, l'esilio delle nostre genti nei campi di concentramento e nella lontana Boemia, costrinse ad una forzata sospensione di ogni attività, anche della Cassa Rurale". Dopo la guerra, seppure tra notevoli difficoltà, riprese l'opera del nostro ente cooperativo. L'Assemblea dei Soci del 1922 elesse come nuovo Presidente il Sig. Silvestri Pietro, e venne chiamato a coprire il posto di contabile il Sig. Brigà Giuseppe. Alterne vicende caratterizzano la vita della Cassa Rurale nel periodo fra le due guerre, pur avendo un soddisfacente andamento economico. In tale periodo è doveroso ricordare l'anno 1933: in quell'anno, infatti, proprio quando si era aperto uno spiraglio verso il miglioramento della situazione, improvvisamente l'organizzazione delle Casse Rurali venne a trovarsi di fronte ad una durissima prova. Nel mese di giugno si abbatteva sul paese il crollo del maggiore istituto bancario locale, la Banca del Trentino e Alto Adige il quale aveva esteso ramificazioni in tutte le vallate e, per la sua preminente posizione nel settore creditizio, accentrava notevoli interessi. Il grave dissesto finanziario coinvolse quasi tutte le Casse Rurali. Anche il nostro Istituto risentì in modo particolare di questa situazione: i soci si ridussero notevolmente, la fiducia dei risparmiatori si sminuì con un corrispondente calo di depositi. La Cassa comunque reagì con energia a questa situazione, affidandosi soprattutto alla capacità e tenacia dei suoi amministratori e alla fiducia dei soci rimasti fedeli; nel volgere di breve tempo l'attività riprese al meglio. Con l'assemblea straordinaria del 1936 si deliberò il trasferimento della sede da Enguiso a Bezzecca; dove si prospettava per l'istituto maggior possibilità di sviluppo in quanto le altre Banche, qui, avevano chiuso i loro sportelli a causa della crisi del 1933. La scelta fu favorita inoltre dal fatto che nel Comune di Bezzecca vennero riuniti dall'amministrazione fascista i tre Comuni di Bezzecca, Concei e Pieve di Ledro. Non si erano ancora rimarginate del tutto le ferite della crisi che già si affacciava lo spettro della seconda guerra mondiale, che però questa volta non creò gravi dissesti sulla nostra Valle come la prima. Dopo la guerra l'attività riprese subito e con maggior vigore. Dal 1953 in poi l’attività della Cassa Rurale è stata caratterizzata da una continua e costante crescita che ha permesso di raggiungere gli attuali livelli di solidità, sicurezza e fiducia. Essa ha operato sempre nello spirito dello Statuto che all'articolo uno "degli scopi", così recita, "Di migliorare le condizioni morali ed economiche dei propri soci, favorendo la formazione del risparmio ed esercitando il credito prevalentemente a favore dell'agricoltura e dell'artigianato". Evento significativo di questo periodo è sicuramente la realizzazione della nuova sede voluta dai soci per volontà espressa nell’assemblea del 1971 e realizzata dagli amministratori nell’anno 1977. L'edificio, che porta la firma dell'architetto Priori, concepito architettonicamente in una forma moderna offre garanzia di funzionalità tale da assicurare lo snellimento di tutte le operazioni alle quali è chiamato l'Istituto. L'ampio salone per il pubblico ne è una valida testimonianza assieme alla nuova camera corazzata per il denaro e per le cassette di sicurezza ed ai locali per il consiglio e per gli affari notarili. Alla presidenza della Cassa Rurale abbiamo avuto: dal 1953 al 1960 Oradini Arturo, dal 1961 al 1990 Foletto dott. Achille Dal 1978 fino al giorno della fusione la Cassa Rurale di Bezzecca ha continuato in modo esponenziale la sua opera di ampliamento raggiungendo dei livelli di competitività fino a qualche decennio prima impensati.
Ex Cassa Rurale di Bezzecca
Il primo statuto della Cassa Rurale riportava quanto segue: "è costituita coll'atto presente a tempo indeterminato una società - Consorzio Registrato a garanzia illimitata - colla denominazione: Cassa Rurale Cattolica di Prestito e Risparmio - Consorzio Economico Registrato a garanzia in Enguiso. La Società ha lo scopo di migliorare le condizioni economiche e per questo mezzo le condizioni religioso-morali dei propri soci". La data di costituzione risulta essere il 26 febbraio 1903; la registrazione presso il tribunale di Rovereto porta la data del 20 marzo 1903. La prima direzione risultava formata dai seguenti membri: Rev. don Emanule Marini - presidente, don Luigi Omezzoli - vicepresidente, Coali Virgilio, Zoina Píetro - consigliere, Segalla Isidoro - consigliere, Brigà Giuseppe – consigliere. Al momento della fondazione i soci aderenti erano 43. La gestione dei primi mesi venne affidata allo stesso Presidente don Marini, fino alla convocazione della prima Assemblea Generale dei Soci, che si tenne nel 1904 ed elesse a Presidente il Sig. Brigà Giuseppe. Sempre dal 1904 la gestione contabile venne assolta dal consigliere Silvestri Angelo. La prima sede della Cassa Rurale era situata presso l'abitazione del Presidente, Signor Brigà Giuseppe. Fino all'anno 1913, cioè alla vigilia della prima guerra mondiale, l'attività della Cassa non presenta dati di rilevante importanza se non un lento ma positivo sviluppo, considerata la situazione economica del tempo. La guerra provocò l'interruzione dell'attività della Cassa. Risulta infatti dalla pubblicazione del 50° quanto segue: "Il conflitto mondiale, l'esilio delle nostre genti nei campi di concentramento e nella lontana Boemia, costrinse ad una forzata sospensione di ogni attività, anche della Cassa Rurale". Dopo la guerra, seppure tra notevoli difficoltà, riprese l'opera del nostro ente cooperativo. L'Assemblea dei Soci del 1922 elesse come nuovo Presidente il Sig. Silvestri Pietro, e venne chiamato a coprire il posto di contabile il Sig. Brigà Giuseppe. Alterne vicende caratterizzano la vita della Cassa Rurale nel periodo fra le due guerre, pur avendo un soddisfacente andamento economico. In tale periodo è doveroso ricordare l'anno 1933: in quell'anno, infatti, proprio quando si era aperto uno spiraglio verso il miglioramento della situazione, improvvisamente l'organizzazione delle Casse Rurali venne a trovarsi di fronte ad una durissima prova. Nel mese di giugno si abbatteva sul paese il crollo del maggiore istituto bancario locale, la Banca del Trentino e Alto Adige il quale aveva esteso ramificazioni in tutte le vallate e, per la sua preminente posizione nel settore creditizio, accentrava notevoli interessi. Il grave dissesto finanziario coinvolse quasi tutte le Casse Rurali. Anche il nostro Istituto risentì in modo particolare di questa situazione: i soci si ridussero notevolmente, la fiducia dei risparmiatori si sminuì con un corrispondente calo di depositi. La Cassa comunque reagì con energia a questa situazione, affidandosi soprattutto alla capacità e tenacia dei suoi amministratori e alla fiducia dei soci rimasti fedeli; nel volgere di breve tempo l'attività riprese al meglio. Con l'assemblea straordinaria del 1936 si deliberò il trasferimento della sede da Enguiso a Bezzecca; dove si prospettava per l'istituto maggior possibilità di sviluppo in quanto le altre Banche, qui, avevano chiuso i loro sportelli a causa della crisi del 1933. La scelta fu favorita inoltre dal fatto che nel Comune di Bezzecca vennero riuniti dall'amministrazione fascista i tre Comuni di Bezzecca, Concei e Pieve di Ledro. Non si erano ancora rimarginate del tutto le ferite della crisi che già si affacciava lo spettro della seconda guerra mondiale, che però questa volta non creò gravi dissesti sulla nostra Valle come la prima. Dopo la guerra l'attività riprese subito e con maggior vigore. Dal 1953 in poi l’attività della Cassa Rurale è stata caratterizzata da una continua e costante crescita che ha permesso di raggiungere gli attuali livelli di solidità, sicurezza e fiducia. Essa ha operato sempre nello spirito dello Statuto che all'articolo uno "degli scopi", così recita, "Di migliorare le condizioni morali ed economiche dei propri soci, favorendo la formazione del risparmio ed esercitando il credito prevalentemente a favore dell'agricoltura e dell'artigianato". Evento significativo di questo periodo è sicuramente la realizzazione della nuova sede voluta dai soci per volontà espressa nell’assemblea del 1971 e realizzata dagli amministratori nell’anno 1977. L'edificio, che porta la firma dell'architetto Priori, concepito architettonicamente in una forma moderna offre garanzia di funzionalità tale da assicurare lo snellimento di tutte le operazioni alle quali è chiamato l'Istituto. L'ampio salone per il pubblico ne è una valida testimonianza assieme alla nuova camera corazzata per il denaro e per le cassette di sicurezza ed ai locali per il consiglio e per gli affari notarili. Alla presidenza della Cassa Rurale abbiamo avuto: dal 1953 al 1960 Oradini Arturo, dal 1961 al 1990 Foletto dott. Achille Dal 1978 fino al giorno della fusione la Cassa Rurale di Bezzecca ha continuato in modo esponenziale la sua opera di ampliamento raggiungendo dei livelli di competitività fino a qualche decennio prima impensati.
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