mi chiedo a questo punto; ma la vecchia Ponale di chi è ?????
Riaprire ai veicoli la vecchia Ponale:
la proposta in una mozione Lascia un commento
15 ottobre 2013 di Paola Malcotti
15 ottobre 2013 di Paola Malcotti
Riaprire la strada del Ponale in modo
tale che la valle di Ledro possa disporre – in caso di assoluta necessità – di
una viabilità alternativa al tunnel dell’”Agnese”. Sono in molti quelli che,
all’indomani del tragico scontro tra due moto e l’incendio scoppiato in
galleria di un mese fa, hanno avanzato l’idea relativa al ripristino del
vecchio tracciato a picco sul lago quale unica soluzione possibile per evitare
alla valle l’isolamento. Tra questi anche GianMario Trentini e Ezio Toniatti,
consiglieri del Patt, che la prossima settimana porteranno in seno al consiglio
comunale una mozione.
«Sul tema annoso della viabilità in
galleria – scrivono – si discute da troppo tempo. Sono risapute le carenze
strutturali e di sicurezza del tracciato e delle infrastrutture, che non
vengono affrontate con tempestività. La recente cronaca ha evidenziato i limiti
di un collegamento viario privo di garanzie in fatto di sicurezza. Il tunnel
dell’”Agnese” risulta superato ed abbisogna di lavori di ammodernamento. Questo
significa che in un prossimo futuro molto probabilmente si dovrà provvedere
alla chiusura al transito nel tunnel anche per lunghi periodi. A questo punto
viene spontaneo chiedersi come faranno i ledrensi a recarsi da e verso Riva.
La risposta che nasce spontanea e che è
sulla bocca di molti è di riutilizzare la vecchia Ponale, strada che per
decenni ha garantito dignitosamente il collegamento. Purtroppo qualcuno da
molto tempo ha deciso però che quel tracciato è troppo pericoloso ed oneroso
per essere mantenuto in servizio, nemmeno quale ultima ratio in caso di
necessità per un’intera valle e, non pago della sua chiusura, ha deciso di
declassarla a sentiero di montagna. Ora la situazione è sotto gli occhi di
tutti: la vecchia Ponale, da meraviglia ingegneristica e vanto della valle è
divenuta un percorso di mountain bike malamente manutentato e semi abbandonato.
Non vi si accede più nemmeno con un mezzo di soccorso. La mozione vuole
pertanto impegnare il sindaco a perseguire, presso tutti i livelli
istituzionali, la messa in sicurezza dell’“Agense” e a valutare le possibili
soluzioni atte a ripristinare almeno in parte – con una corsia, anche sterrata,
di almeno tre metri di larghezza, a senso unico alternato – la vecchia Ponale».
Nessuna presa di posizione contraria
arriva intanto da Fabrizio Di Stasio, presidente del Comitato Cis: «Per
sgravare il disagio che potrebbe interessare un gran numero di ledrensi nel
caso di lavori all’”Agnese”- dice – ci sentiamo di condividere questa scelta
purché il sentiero rimanga “bianco”, con la posa di solo stabilizzato, senza
asfaltatura, non venga compromessa la fruizione estiva del percorso agli
escursionisti, si tenga conto delle nostre indicazioni. Ma soprattutto che
venga garantito il ripristino a sentiero una volta terminati i lavori».
fonte: Paola Malcotti
– l’Adige di oggi, martedì 15 ottobre 2013
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