domenica 1 maggio 2016

Ma la vecchia Ponale di chi è ?

mi chiedo a questo punto; ma la vecchia Ponale di chi è ?????
Riaprire ai veicoli la vecchia Ponale: la proposta in una mozione Lascia un commento
15 ottobre 2013 di Paola Malcotti
Riaprire la strada del Ponale in modo tale che la valle di Ledro possa disporre – in caso di assoluta necessità – di una viabilità alternativa al tunnel dell’”Agnese”. Sono in molti quelli che, all’indomani del tragico scontro tra due moto e l’incendio scoppiato in galleria di un mese fa, hanno avanzato l’idea relativa al ripristino del vecchio tracciato a picco sul lago quale unica soluzione possibile per evitare alla valle l’isolamento. Tra questi anche GianMario Trentini e Ezio Toniatti, consiglieri del Patt, che la prossima settimana porteranno in seno al consiglio comunale una mozione.
«Sul tema annoso della viabilità in galleria – scrivono – si discute da troppo tempo. Sono risapute le carenze strutturali e di sicurezza del tracciato e delle infrastrutture, che non vengono affrontate con tempestività. La recente cronaca ha evidenziato i limiti di un collegamento viario privo di garanzie in fatto di sicurezza. Il tunnel dell’”Agnese” risulta superato ed abbisogna di lavori di ammodernamento. Questo significa che in un prossimo futuro molto probabilmente si dovrà provvedere alla chiusura al transito nel tunnel anche per lunghi periodi. A questo punto viene spontaneo chiedersi come faranno i ledrensi a recarsi da e verso Riva.
La risposta che nasce spontanea e che è sulla bocca di molti è di riutilizzare la vecchia Ponale, strada che per decenni ha garantito dignitosamente il collegamento. Purtroppo qualcuno da molto tempo ha deciso però che quel tracciato è troppo pericoloso ed oneroso per essere mantenuto in servizio, nemmeno quale ultima ratio in caso di necessità per un’intera valle e, non pago della sua chiusura, ha deciso di declassarla a sentiero di montagna. Ora la situazione è sotto gli occhi di tutti: la vecchia Ponale, da meraviglia ingegneristica e vanto della valle è divenuta un percorso di mountain bike malamente manutentato e semi abbandonato. Non vi si accede più nemmeno con un mezzo di soccorso. La mozione vuole pertanto impegnare il sindaco a perseguire, presso tutti i livelli istituzionali, la messa in sicurezza dell’“Agense” e a valutare le possibili soluzioni atte a ripristinare almeno in parte – con una corsia, anche sterrata, di almeno tre metri di larghezza, a senso unico alternato – la vecchia Ponale».
Nessuna presa di posizione contraria arriva intanto da Fabrizio Di Stasio, presidente del Comitato Cis: «Per sgravare il disagio che potrebbe interessare un gran numero di ledrensi nel caso di lavori all’”Agnese”- dice – ci sentiamo di condividere questa scelta purché il sentiero rimanga “bianco”, con la posa di solo stabilizzato, senza asfaltatura, non venga compromessa la fruizione estiva del percorso agli escursionisti, si tenga conto delle nostre indicazioni. Ma soprattutto che venga garantito il ripristino a sentiero una volta terminati i lavori».
fonte: Paola Malcotti – l’Adige di oggi, martedì 15 ottobre 2013

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