La “Colonia” (già Villa Savoia)
Il complesso di edifici ed il parco erano sorti sul finire dell’Ottocento e i
primi del Novecento come “Casa e luogo di cura” per gli ammalati di Tbc.Erano i
tempi in cui Arco era un “Kurort” (luogo di cura), rinomato nell’intera
Mitteleuropa, dove convergeva la nobilità dell’Impero Austro – Ungarico fra
cuipure l’Arciduca Alberto. Successivamente, dopo la Prima Guerra Mondiale,
quegli edifici furono ristrutturati e trasformati nell’albergo “
Hotel Villa Savoia ”,gestito da un certo Signor Wissmann e frequentato, durante
la buona stagione, da persone benestanti.
Aveva verande lussuose, arricchite di roseti e altre specie difiori. La veranda
centrale, in cui troneggiava un pesante biliardo era adibita al bar.Era
ritenuto luogo di perdizione, proibito anche dai nostri curati, che dal pulpito
invitavano adulti, giovani e ragazzi a non andare e fermarsi a quel luogo.
L’Hotel (conosciuto anche con il nome di Villa Savoia) finì la sua attività
nella primametà degli anni ’30. Nel 1937 fu acquistato dall’INAM (Istituto
Nazionale Assi-stenza Mutua) e fu trasformato nella “
Colonia Montana Pietro Montanari
”.Fu allora che Guido Cauzzi ne divenne il custode e si trasferì con la sua
famiglia.
foto e discalia tratto da "Le Palafitte nel cassetto"
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