giovedì 31 ottobre 2013

Il balletto delle centrali elettriche

Giulio Falcone

Il "balletto"  delle Centrali   Elettriche

1895. Entra  in funzione   La Centrale  Elettrica  di Riva alla Gora  del Ponale, Ia linea elet trica  corre  lungo   la strada   del  Ponale.  Il 28 novembre   1895 viene  illuminata   la  piazza Benacense  ( ora Piazza  III  Novembre).

23 maggio  1899. Don Lucillo Sartori curato di Molina  di Ledro fa richiesta  al  Municipio
di Riva per  una concessione  d'energia elettrica  alla Valle di Ledro. Non venne  raggiunto alcun accordo.

1900. Si costituisce  iI Consorzio  Elettrico  Ledrense  con sede a Molina.  II  presidente   Don Lucillo  Sartori  commissiona   un  progetto   per  una  centrale   idroelettrica.   La forza  d'acqua parte  da quota  655 (livello del lago di Ledro),  per scendere a   quota  579 con un salto  di 76 metri, sotto  la Fabbrica  della  Magnesia.  Questo  impianto,   mai realizzato,  viene denominato Centrale  Elettrica di Molina.
22 aprile 1900. La Comunita della Valle dei Concei delibera la costruzione  di un impianto idroelettrico  da  situarsi  nella  Valle dei Molini.  Da  incarico  all'ing.  Pietro  Tosana  di ela- borare  il  progetto  che viene presentato   il 12 settembre  1901, modificato  rispetto  a quello  originale  per la richiesta di allacciamento idroelettrico  del Comune di Bezzecca,
1901. Il Municipio  di Rovereto  delibera  di potenziare la forza elettrica  della città con  la
costruzione   di una  nuova  Centrale  Elettrica nel territorio  del Comune  di Biacesa. La forza d’acqua  partirebbe  da quota  579 a quota  267 con un salto di 265 metri;  una condotta  idrau-
Iica partendo  dalla presa d’acqua  prevista  per la Centrale di Molina, seguendo   in lieve pen- denza il versante sud della Bassa Valle per una lunghezza di circa 4 Km, si allaccerebbe alla condotta  forzata sita a 255 metri sulla perpendicolare   della Centrale  di Biacesa,  Don Lucillo Sartori,  accantona il progetto   per una  Centrale  Elettrica  a Molina  e chiede  l'allacciamento elettrico per tutta la Valle.
24 gennaio   1902. Il Municipio  di Rovereto  offre al Consorzio  Elettrico  Ledrense  500 kw della  costruenda    Centrale  di  Biacesa. Non c'è concordanza  tra tutti i Comuni   di  Ledro; Lenzumo,   Enguiso,  Locca e  Bezzecca iniziano le trattative   per un impianto  idroelettrico congiunto nella  Valle dei Molini, Solo i paesi della Bassa Valle decidono per l’alacciamento con Biacesa. Viene definitivamente  abbandonato il  progetto  della Centrale  di Molina.
23 maggio  1903. Don Giacomo  Regensburger,   curato  di Storo, forma  un Comitato  cittadino per  la realizzazione  di un  impianto  idroelettrico  sul torrente  Palvico.
14 agosto  1903. Il Capitanato   Distrettuale   di Riva approva  il progetto  idroelettrico  della Comunità   dei Concei e Bezzecca.
1904. I due Tiarno  abbandonano   iI progetto  Gerosa  del Municipio  di Rovereto.  A  fronte della  indifferenza delle Amministrazioni  Comunali, viene formate un Comitato  fra cittadini  dei due Tiarno  per condurre   trattative  dirette  nella scelta tra la costruenda  Centrale Elettrica dei Concei e la Centrale  Elettrica  di Storo.
9 febbraio   1905 II Comitato cittadino  dei due Tiarno  visita la  Centrale di Storo  e deci- de per l'allacciamento elettrico dei due paesi. Il  Comune  di Tiarno  di Sotto accetta  la decisione del Comitato,  il Comune  di Tiarno di Sopra  si oppone  ed inizia trattative  con Concei. A fronte  delle  proteste  dei cittadini,  anche il Comune di Tiarno di Sopra accetterà  l'allacciamento  con Storo.
10 marzo 1905. Nasce il Consorzio Elettrico dei Concei, Lo presiede Camillo Collotta.
9 dicembre   1905. L'impianto idroelettrico    dei Concei è completato  a tempo  di record: nella notte  sul Colle di Santo Stefano  viene accesa elettricamente   una  'superba  croce".

14 dicembre   1905. Inaugurazione   ufficiale  del nuovo  impianto  idroelettrico  dei Concei; L'acqua di Vies accende  la luce nelle case di Lenzumo,  Enguiso,  Locca e Bezzecca.

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