Giulio Falcone
Il "balletto" delle Centrali Elettriche
1895. Entra in funzione La Centrale
Elettrica
di Riva alla Gora del Ponale,
Ia linea elet trica corre lungo la strada del Ponale. Il 28 novembre
1895
viene illuminata la
piazza Benacense ( ora Piazza III Novembre).
di Riva per una concessione d'energia elettrica alla Valle di Ledro.
Non venne raggiunto alcun accordo.
1900.
Si costituisce iI Consorzio Elettrico Ledrense
con sede a Molina. II presidente Don Lucillo Sartori commissiona un progetto per una centrale idroelettrica. La forza
d'acqua
parte da quota 655
(livello del lago di Ledro), per
scendere a quota
579 con un salto di 76
metri, sotto la Fabbrica della Magnesia. Questo impianto, mai
realizzato, viene
denominato Centrale Elettrica di Molina.
22 aprile
1900.
La Comunita della Valle dei Concei delibera
la costruzione di un impianto idroelettrico
da
situarsi
nella
Valle dei Molini.
Da
incarico
all'ing.
Pietro
Tosana
di ela- borare il progetto
che viene
presentato il 12 settembre 1901, modificato rispetto a quello originale per la richiesta di allacciamento idroelettrico del Comune di Bezzecca,
1901. Il Municipio
di Rovereto delibera di potenziare la forza elettrica della città con
la
costruzione di una
nuova Centrale Elettrica nel territorio
del Comune di Biacesa. La forza d’acqua partirebbe da quota 579 a quota 267 con un salto di 265 metri; una
condotta idrau-
Iica partendo dalla presa d’acqua prevista per la Centrale
di Molina, seguendo
in lieve pen- denza il versante sud della Bassa Valle per una lunghezza
di circa 4 Km, si
allaccerebbe alla condotta forzata sita a 255 metri sulla perpendicolare della
Centrale di Biacesa,
Don Lucillo Sartori, accantona il progetto per una
Centrale
Elettrica
a Molina e chiede
l'allacciamento
elettrico per tutta la Valle.
24 gennaio 1902. Il Municipio di Rovereto
offre al Consorzio Elettrico
Ledrense
500 kw della costruenda Centrale di Biacesa. Non c'è concordanza tra tutti
i Comuni di Ledro; Lenzumo, Enguiso, Locca e Bezzecca iniziano le trattative
per un impianto idroelettrico congiunto nella Valle
dei Molini,
Solo i paesi della Bassa Valle decidono per l’alacciamento con Biacesa.
Viene definitivamente abbandonato
il progetto della Centrale di Molina.
23 maggio 1903. Don Giacomo Regensburger, curato di Storo, forma un Comitato cittadino per la realizzazione di un
impianto idroelettrico sul torrente Palvico.
14 agosto 1903. Il Capitanato Distrettuale di Riva approva
il progetto
idroelettrico
della Comunità dei
Concei e Bezzecca.
1904. I due Tiarno
abbandonano iI progetto Gerosa del Municipio di Rovereto.
A
fronte
della
indifferenza delle Amministrazioni Comunali, viene formate un Comitato fra cittadini
dei due Tiarno
per condurre
trattative dirette nella scelta
tra la costruenda Centrale Elettrica dei Concei e la Centrale Elettrica di Storo.
9 febbraio
1905
II Comitato cittadino dei due Tiarno visita la Centrale di Storo
e deci- de
per l'allacciamento elettrico
dei due paesi. Il Comune di Tiarno di Sotto accetta la decisione del Comitato, il Comune
di Tiarno di
Sopra
si oppone ed inizia trattative con Concei. A fronte
delle
proteste
dei cittadini, anche il Comune di
Tiarno di Sopra accetterà l'allacciamento con Storo.
10 marzo 1905. Nasce il Consorzio Elettrico dei Concei, Lo presiede Camillo Collotta.
9 dicembre 1905. L'impianto idroelettrico dei Concei è completato a tempo di record: nella notte sul Colle di Santo Stefano viene
accesa elettricamente una 'superba croce".
14 dicembre 1905.
Inaugurazione ufficiale del nuovo impianto idroelettrico dei Concei; L'acqua di Vies accende la luce nelle
case di Lenzumo, Enguiso, Locca e Bezzecca.
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