sabato 30 novembre 2013

I ricoveri delle barche e il Giorgera


un pò di storia:


I ricoveri delle barche e il Giorgera

Il “Giorgera” o “Giorgerù”, al secolo Ettore Dassatti, non solo aveva l’incarico di “guardiano del cimitero” ma era impegnato nella zona delle palafitte come custode delle barche. “
C’era un imbarcadero con alcune barche che si potevano affittare. E quando avevamo le galline da “guernar” a Pur, invece che andare in bicicletta,andavo dal Giorgera e lo pagavo 10 – 20 Lire. Era proprietario delle barche che talvolta utilizzavo per andare a fare dei giri intorno al lago (dalla testimonianza di Antonio Zecchini)
”.Ben prima “del Giorgera”, però, la zona contava la presenza di alcuni baracchini, piccoli ricoveri, per le barche di quei pescatori che solcavano delle acque del lago per la pesca.“
Nella parte a sinistra, all’imboccatura del Ponale, quella verso Pastèi, avevo un piccolo“baitel”, un baracchino in cui andavo a “parcheggiare” la mia barca. Con questa barca andavo a pescare e a fare giri sul lago e molte volte mi capitava di entrare anche nella zona delle palafitte.Ce n’erano diverse di quelle baracche in quel punto; la mia era piccola, giusto per una barca.Partivo da lì e facevo, passando da Pur, Pieve e Mezzolago, il giro del lago. Andavo a pescare le“scardole”, perchè “allora g’hera le scardole”, le “pesate”; c’erano “cavazzini, tinche, bose, trote”: si poteva andare da tutte le parti. Oggi ti arresterebbero! (dalla testimonianza di Italo Casari)”





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