un pò di storia:
I ricoveri delle barche e il Giorgera
Il “Giorgera” o “Giorgerù”, al secolo Ettore Dassatti, non solo aveva
l’incarico di “guardiano del cimitero” ma era impegnato nella zona delle
palafitte come custode delle barche. “
C’era un imbarcadero con alcune barche che si potevano affittare. E quando
avevamo le galline da “guernar” a Pur, invece che andare in bicicletta,andavo
dal Giorgera e lo pagavo 10 – 20 Lire. Era proprietario delle barche che
talvolta utilizzavo per andare a fare dei giri intorno al lago (dalla
testimonianza di Antonio Zecchini)
”.Ben prima “del Giorgera”, però, la zona contava la presenza di alcuni
baracchini, piccoli ricoveri, per le barche di quei pescatori che solcavano
delle acque del lago per la pesca.“
Nella parte a sinistra, all’imboccatura del Ponale, quella verso Pastèi, avevo
un piccolo“baitel”, un baracchino in cui andavo a “parcheggiare” la mia barca.
Con questa barca andavo a pescare e a fare giri sul lago e molte volte mi
capitava di entrare anche nella zona delle palafitte.Ce n’erano diverse di
quelle baracche in quel punto; la mia era piccola, giusto per una barca.Partivo
da lì e facevo, passando da Pur, Pieve e Mezzolago, il giro del lago. Andavo a
pescare le“scardole”, perchè “allora g’hera le scardole”, le “pesate”; c’erano
“cavazzini, tinche, bose, trote”: si poteva andare da tutte le parti. Oggi ti
arresterebbero! (dalla testimonianza di Italo Casari)”
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